Nere priorità

Una delle primissime cose che il neo eletto presidente del Brasile Bolsonaro vuole fare, mentre già l’esercito gira per le strade festeggiando, è spostare l’ambasciata Brasiliana in Israele. Cioè una delle primissime preoccupazioni di questo politico eletto dal popolo per il cambiamento del Brasile, per il popolo Brasiliano, è dimostrare vicinanza a Israele: imitando Trump che lo ha già fatto qualche tempo fa, l’ambasciata Brasiliana sarà spostata dalla capitale Israeliana di Tel Aviv a quella occupata a Gerusalemme, come chiaro segno che la Palestina non esiste e le decisioni di Israele sono intoccabili. “Israele è un paese sovrano. Se decide quale è la sua capitale, noi concordiamo.” Queste le parole di Bolsonaro al quotidiano Israel Ha-Yom.
https://goo.gl/EHzFTk
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ringraziato il presidente brasiliano con queste parole: “Mi congratulo con il mio amico Jair Bolsonaro per la sua intenzione di spostare l’ambasciata a Gerusalemme: uno storico, corretto e emozionante passo”.

Tutto questo mentre Salvini, quello contro all’islam integralista e contro il “terrorismo islamico”, si fa dei gran selfie in auto con lo sceicco del Qatar, il paese islamico altamente conservatore accusato da più fonti di finanziare il terrorismo (tra cui lo stesso Salvini solo un anno fa https://goo.gl/8aLBWR), in cui la discriminazione femminile è devastante, l’omosessualità è punita (solo quella maschile) così come è punita anche la contestazione a figure politiche e religiose… 
Ma tranquilli però che Salvini oggi ci informa che il Qatar non è estremista e siamo sicuri che in questo cambio d’opinione non c’entri il fatto che ora Salvini sia al governo e quindi non può più fare quello che diceva per prendere voti, siamo sicuri che non c’entri il fatto che il Qatar sia un paese ricco dove scorrono a fiumi i petrodollari e nemmeno che quel paese Il 14 marzo 2018 abbia firmato con Finmeccanica un contratto da 3 miliardi per la fornitura di elicotteri destinati ad ampliare la flotta militare dell’emirato. No, questo sicuramente non c’entra, e se c’entra comunque è la “nostra” Finmeccanica che va lì a fare i suoi… pardon i “nostri” interessi. https://goo.gl/8eS8DM
Così come sono “nostri” interessi anche le varie tap, tav e muos che il governo del cambiamento aveva detto di voler fermare in campagna elettorale e che adesso invece pare stia saggiamente difendendo per il futuro del “nostro” paese. Fine ironia.

Non mi soffermo sulle varie uscite di Bolsonaro tra cui quella di preferire un figlio morto a un figlio gay, le sue proposte sulla protezione giuridica dei poliziotti che uccidono un sospetto in servizio, fondere i ministeri di Ambiente e Agricoltura sotto la spinta delle lobby agricole disinteressandosi completamente della deforestazione, o ancora infierire maggiormente sulle popolazioni indigene del Brasile già decimate in favore delle industrie. Anche se ognuna di queste cose per me basterebbero per rifiutare di avere una persona del genere persino come conoscente, figuriamoci come presidente, non mi ci soffermo perché so che c’è chi ha smesso di avere orecchie sane per ascoltare le grida di chi si sta sgolando per far capire quanto i nostri diritti siano in pericolo partendo proprio da quelli delle minoranze e come si stia prospettando un futuro sempre più nero (in tutti i sensi), queste persone non riescono più a sentire dentro di sé queste grida perché hanno le orecchie riempite di una propaganda molto furba che è riuscita a minimizzare ed esorcizzare questi orrori. Bene almeno avrete ancora orecchie per questi fatti che dimostrano che la “sovranità” che hanno in mente queste persone non è quella che avete in mente voi, nessuno dei loro interessi coincide con i vostri e non c’è nessun cambiamento in atto se non in peggio. Prima aprite gli occhi e prima potremo provare a levarci da queste sabbie mobili.