attriti da suicidio

lo stupore di trovarsi
un bisturi nello stomaco
stupirsi d’averlo dimenticato
non del dolore
ma farai pace con lui
perché siam fatti così

intanto io muoio un po’
mi dissanguo sul divano
davanti alla tv
ad ogni goccia di sangue
che cade dai polsi penso
“non sarà perdere una goccia di sangue ad uccidermi”
ed il lago rosso sotto di me
trattiene a stento le risate

i pensieri sono macchine da guerra che
sanno fare la guerra e la pace
ma mai quello che voglio
sanno inchiodarmi lì
e farmi odiare i chiodi
sanno rendermi assatanato
delle più becere contraddizioni
e fanno fare attrito a tutto ciò che vorrei
assorbire o evitare
ma ci faccio pace perché
sono la mia parte più intima
il prisma dentro lo specchio
la mano nel mezzo dell’anima
e così assorbo ed evito finalmente
seduto sul divano
a morire dissanguato