Chat Control 2.0 – Spyware di stato



Immagina che, per porre un freno ai pirati della strada, lo stato ti obbligasse ad avere una telecamera a bordo dell’auto e a cui la polizia ha sempre accesso. Oppure immagina che, per contrastare la violenza domestica, dovessi avere in tutte le stanze di casa tua dei microfoni costantemente in funzione e collegati con la questura.
Certo, nessuno è a favore dei pirati della strada o della volenza domestica, ma sarebbero soluzioni assurde, no?

Eppure, rischiamo che possa accadere una cosa simile.
Martedì prossimo, 14 ottobre, come parte dell’iter di approvazione, il Consiglio Europeo si esprimerà sulla Chat Control 2.0.
Lo scopo di questa legge è combattere la diffusione di materiale pedo-pornografico. Uno scopo nobile come negli esempi che ho fatto in precedenza. Per ottenere questo risultato lo stato potrà scansionare QUALSIASI nostra conversazione digitale: chat, social, mail, sms, tutto.

Attualmente molti servizi digitali si basano su una tecnologia che viene chiamata crittografia end-to-end. È uno standard di sicurezza molto alto perché impedisce a chiunque, persino ai gestori del servizio, di leggere i contenuti delle nostre conversazioni. Solo il mittente e il destinatario possono leggerlo.
Chat Control 2.0 avrà accesso anche a questi messaggi PRIMA che vengano crittografati.
I contenuti delle nostre conversazioni, se passerà questa legge, saranno quindi scansionati da una IA e segnalati alle autorità se l’algoritmo rileva contenuti di un certo tipo.

Tutto questo rappresenta uno scenario a dir poco terrificante per diversi motivi.
Primo: l’algoritmo potrebbe segnalare falsi positivi e far passare guai anche a chi non ha colpe.
Secondo: inserire uno strumento che scansioni tutte le comunicazioni addirittura prima della crittografia end-to-end faciliterà l’attività di hacker e truffatori che potrebbero sfruttare lo strumento per aggirare molti dei controlli che adesso gli impediscono di accedere alle nostre conversazioni.
Terzo, la cosa più importante: dare l’accesso a tutte le nostre conversazioni è un’operazione che non ha precedenti, sarebbe la più grande violazione legale della privacy mai vista e il rischio dell’uso improprio di queste informazioni sarebbe dietro l’angolo. Penso al controllo di massa, manipolazione delle opinioni, profilazioni politiche, ecc.

Questa legge non renderà la rete più sicura, non influirà sul problema che si vuole combattere (chi vuole condividere certo materiale continuerà a usare canali alternativi) ma è solo una scusa per ottenere una sorveglianza di massa sotto il sole.

Che cosa possiamo fare?
Possiamo continuare a informarci e dissentire, non restare indifferenti.
L’Unione Europea aveva già proposto nel 2022 questa legge, ma le proteste e le pressioni delle persone le hanno fatto fare marcia indietro.
Resta aggiornato dal sito https://fightchatcontrol.eu/ dove puoi anche trovare il modulo da inviare agli europarlamentari.
Possiamo e dobbiamo farci sentire. Questo schifo non deve passare!