i perchè vanno… ignorati

vorrei avere un’altro tipo di stanchezza… non quella che ho addosso ora.
stanco dentro e fuori, per cosa? per cose che non vogliono funzionare, per ferite che non si curano…
io ci provo sempre nel mio piccolo… ma mi rendo conto che il mio piccolo è davvero enorme a volte… peccato che me ne accorgo quasi sempre solo io. pazienza.
quello che non sopporto è che io vorrei combattere, nonostante tutto, riesco ad esserci, a raccogliere le poche forze e gestire la mia arma… e poi arriva di nuovo il male, s’avvicina e da dietro le mie spalle schiocca le dita e… improvvisamente mi toglie le forze di nuovo e sghignazzando s’allontana dicendo: "combatti, ora…"
ma come…? non era già abbastanza difficile prima?… non c’è proprio limite a questo baratro…
ma io non smetto d’arrampicarmi.
quello che vivo è il cibo di cui mi nutro, non sono solo cose che mi capitano… io le mangio. le assimilo.
e la dieta che sto seguendo è davvero dura da troppo tempo ormai… e non cadiamo nel luogo comune "dai, c’è di peggio"… è l cazzata più grande che esista! non esiste un peggio finchè non lo provi sulla pelle e conosci solo quello che vivi, e su quello basi il tuo "bene" e il tuo "male". punto!
a volte la sfera di cristallo la vorrei pure io… ma non per cambiare le cose in tempo, giusto per prepararmici. ma sarebbe un caro prezzo da pagare il non avere più sorprese e la curiosità di vedere in quale casino mi caccerò domani… più caro del beneficio forse.
ho seguito troppe volte l’istinto per distinguerlo dalla razionalità, le due cose si son fuse ormai ed è difficile gestire la cosa, va seguita e basta, senza domande. e così faccio… sì lo ammetto non avevo nulla da dire in realtà, volevo solo… non so… sentire la mia voce dirti qualcosa… non so perchè… ma i perchè, tanto, vanno mandati affanculo.