l’insonnia della mente genera…

mi chiedo il permesso, se non sia quasi blasfemo, d’invidiare chi non ha nulla da perdere, chi parte perché non ha nulla da lasciare.
e poi mi chiedo il perché… perché mi trovo a firmare contratti con il sorriso da copertina e poi mi trovo in segreto, insonne, alle 4 del mattino a sognare quanto diversa potrebbe esser la mia vita.
forse il mio errore sta tutto nell’assecondare gli istinti sbagliati e nello zittirne altri solo perché non sono consoni, sono fuori luogo, cose da matti, da persone con qualche problema, non "normali".
ma che male ci sarebbe se sognassi di sentire sulle mani del sangue altrui e non il mio, per una volta?… quale legge infrangerei se desiderassi d’essere solo? se tentassi di costruirmi una solitudine d’acciaio, pezzo per pezzo, ad un passo dalla follia, diventare solo un testimone, un essere solo apparentemente umano, apparentemente biologico, apparentemente vivo, ma in realtà solo una manciata di pensieri… eterei, istantanei ed eterni insieme, pensieri pensanti loro stessi e tutto, inutili, belli e che sono niente.
mentre tutto si gioca sul continuare a dormire piuttosto che svegliarmi e realizzare che ero io che non capivo. ero io che sbagliavo.
il vero problema è che dai sogni ci si sveglia, dagli incubi anche… ma dall’insonnia no.
mi aspetta una vita sulla soglia.