Movimento per la verità sull’11 Settembre o sottile tentativo di insabbiamento?

logo

Architects engineers for 9/11 truth” (Architetti e Ingegneri per la verità sull’11/9) è un’organizzazione no-profit con la quale più di 2000 architetti e ingegneri promuovono la loro versione sui crolli delle torri, cioè una demolizione controllata creata con la termite.

Questa organizzazione ha evidenziato molte incongruenze tecniche riguardo alla versione ufficiale dei fatti dell’11/9, ma sono emersi molti aspetti poco rassicuranti sul suo operato. Ad esempio, con così tanti addetti ai lavori, non si capisce come mai non si siano mai adoperati a produrre un proprio studio sui crolli piuttosto che impegnarsi a chiedere un nuovo studio al governo stesso, quindi alle stesse persone che hanno prodotto quello che loro criticano e contro il quale si sono associati.

Oltre a questo, il trattamento dei dati sensibili dei partecipanti e di chiunque abbia anche solo firmato le loro petizioni è gestito in maniera a dir poco losca rispetto alla norma, visto che è stato formato un database permanente che raccoglie molte più informazioni del dovuto. Un insieme di dati e informazioni che il governo farebbe carte false per avere a disposizione.

Vi invito a leggere l’articolo sottostante e visionare i link allegati.


articolo tratto dalla pagina Facebook “Logica Covenzionalista

12316278_1640718366172911_3403714534813421792_n

Nel 2012 Thomas e Sarah Corriher scrivono un articolo intitolato: “Le traballanti basi morali di Architects&Engineers movimento per la verità sull’11 settembre“, in cui raccontano la loro esperienza nello staff tecnico di Richard Gage (fondatore dell’organizzazione).

Nell’articolo possiamo leggere:
Ogni volta che i soldi cominciavano a scarseggiare le casse venivano inondate da misteriose donazioni, era come lavorare in un’agenzia governativa […] annunciavano con una mail di aver finito i soldi e all’improvviso arrivava un mare di donazioni”

“Quando ho denunciato il fatto che all’interno dell’organizzazione c’erano persone del dipartimento della sicurezza nazionale e mi sono sentita rispondere ‘e allora?’, ho capito che c’era qualcosa che non andava”

“Non tutti i nomi del consiglio direttivo sono noti”

“Quando ho provato a tagliare spese inutili sono stata rimproverata”

“Ci consigliavano caldamente di chiedere sempre più soldi per la nostra attività, che è molto strano per un’associazione di volontariato”

“C’era una forte ricerca delle nostre informazioni personali e alcuni membri sembravano usare la programmazione neurolinguistica, sembravano avere una personalità diversa a seconda di chi avevano davanti”

Ma soprattutto c’è una sistematica censura di teorie alternative, in particolare dello studio di Judy Wood https://www.youtube.com/watch?v=5mZAbSV9scs, una scienziata forense con 40 anni di esperienza che ha portato alla luce delle evidenze incredibili, le quali fanno pensare a una terza teoria ancora più grave.

Questa è una loro intervista sottotitolata:https://www.youtube.com/watch?v=5JU2qv9QnZY&index=1&list=PLzroOgadZVFf8TBLr1j3KfSZMtsRn4tS2

La Wood non mi sembra affatto una ciarlatana, l’atteggiamento di Richard Gage non ha senso e Massimo Mazzucco (i cui lavori rimangono comunque preziosi) non può pretendere che la derisione in stile debunker da 4 soldi di qualche utente di “luogocomune” sia una risposta sufficiente alla mole ENORME di fatti esposti dalla Wood.

C’è una seria possibilità che il movimento per la verità sull’11 settembre di Gage non sia altro che un secondo strato di copertura, a questo punto tutto può essere.