nel vano tentativo…

nel vano tentativo di capirmi, taccio.
mi accorgo di placare in modo errato, il senso di latente solitudine che mi bracca a momenti. dovrei conviverci, saperlo apprezzare quasi.
potessi scegliere… sceglierei?… potessi toccarti… lo farei?
quanto distante devo ancora spingermi da me stesso, da tutto il resto, per capire di non essermi mai mosso dal luogo in cui ho iniziato a perdermi?
vorrei fossimo più vicino di un silenzio, più vicini anche di mille parole, ma lo vedo, lo vedo chiaro, che sono tanto distante da te quanto da me stesso, come due pianeti di cui non vedrò mai i paesaggi, nè respirerò mai la loro aria. li vedo solo volteggiare lassù, ad indicare stagioni, anni, lunghi anni di perdizione e affanno, per cose semplici ed oneste quanto il pensiero stesso, quanto uno sguardo che vorrei a 2 cm dal mio naso… anche solo per scherzo… come sempre.