quello che non… (se guccini me lo passa)



sono venuti a prendermi anche stanotte.
a pensarci bene è come una "giustizia divina"…
cioè un’ingiustizia spietata e casuale, perpetrata innocentemente da qualcuno più forte, più grande e con scopi imperscrutabili.
che cosa puoi dire, puoi fare…?
star zitto, bestemmiare, pensare al quotidiano, fumarci o berci su, alla faccia loro… con la sportività tipica dei perdenti e l’ironia dei rassegnati.
perchè alla fine siamo solo schiavi di noi stessi e del mondo che abbiamo inventato, di questa società che partorisce clishé e bisogni, legge per molti.
se ci pensi bene… questa vita non è vita.
non è vita trovarsi un buon lavoro, i soldi, la casa, gli oggetti, nutrirsi, vestirsi, avere bisogno di vacanze, di fuggire, di divertirsi… questo è solo sopravvivere.
la vera vita sarebbe prendere coscienza di se stessi, del tempo che passa, di cosa c’è oltre ciò che vediamo e sappiamo, l’arte, conoscere, condividere, i sentimenti…
ci hanno invece convinto che questi sono solo dettagli, snaturando così l’essenza dell’essere umano, destinandoci ad essere quello che non siamo…
venite pure a rendermi… salute.