Schiaffi che non fanno male a nessuno

È successo che nel lungomare della zona dove abito dei ragazzini abbiano fatto casino, spaccando macchine, facendo a pugni e aggredendo le forze dell’ordine sopraggiunte per fermare lo scempio. E questa pare non essere la prima volta.
È un fatto molto grave e molto eloquente dello stato in cui versa parte dei giovani di questa zona. Non ho parole di giustificazione verso di loro, è una cosa che mi fa ribrezzo. Ma cerco spiegazioni e soluzioni che non sono né semplici né immediate da trovare. Quindi su questo taccio.
Quello che mi va di mettere in chiaro però è il mio sentito dissenso verso la risposta quasi unanime che ho sentito acclamare a reti unificate da chi ha commentato l’accaduto. Non sto parlando delle “soluzioni” proposte dalla politica come chiudere i locali o chiamare l’esercito, qui non spendo neanche una sillaba, al limite una risata verso di loro e verso chi vota.
Parlo invece della reazione del “cittadino comune”, ovvero l’auspicio di risolvere le cose “a pattoni” (a schiaffi, in gergo locale) o a manganellate, pattoni provenienti rispettivamente dai genitori o dalle forze dell’ordine, perché così almeno i ragazzi imparano. A volte questo auspicio manesco è allargato anche ai genitori stessi dei ragazzini.
Mi dissocio in maniera forte e schifata oltre che triste da questa posizione perché chi si lamenta del “bordello” fatto dai ragazzi e propone come soluzione “i pattoni” sta semplicemente mettendo in atto la stessa attitudine di quei ragazzi. Pensare che a questi ragazzi manchino le maniere forti piuttosto che cose come centri di aggregazione, ascolto ed esempi da seguire diversi significa essere parte del problema. Gli adulti di oggi che ragionano a schiaffi e manganellate lamentandosi del “disastro economico” senza guardare i problemi sociali e umani alla base del problema sono probabilmente l’esempio che questi ragazzi stanno seguendo e imitando, la forma mentis è la stessa: superficiale, rabbiosa, da stadio, da branco. State cercando di risolvere un problema con la stessa mentalità che genera quel problema. Mi spiace dirvelo ma voi “adulti” che pensate di poter risolvere un problema sociale “a pattoni” siete quegli stessi ragazzini di 15 e 20 anni che fanno “bordello” solo che loro, almeno, hanno l’attenuante di essere adolescenti e ubriachi.