scuse

chiedo già scusa.
ah prima prendo il mantello, la bacchetta e il cappello a punta… ok li ho addosso.
dicevo: chiedo già scusa… perchè sicuramente dovrò scusarmi, forse non ora, forse con me stesso o con qualcun’altro, ma son sicuro che dovrò farlo.
mi sento un po’ come una delle mie canzoni… una di quelle rimaste su un pezzo di carta, suonata solo un paio di volte, in casa, senza spettatori, solo perchè venisse al mondo.
e sento di aver fatto la mia parte facendola venire al mondo… ma non so fare altro… non posso fare nulla se non sarà mai ascoltata da nessuno.
io cerco sempre d’essere cristallino, per quanto criptico io possa sempre sembrare anche a chi ho davanti, non ho bisogno e non voglio avere a che fare con menzogne o mistificazioni, quelle me le risparmio per altri ambiti.
ma ho paura ugualmente… ho paura di sprecare di nuovo qualcosa di stupendo… ho paura di cercare di salvare e credere in qualcosa che in realtà non esiste.
ma d’altronde è proprio questa la vita… ed è proprio tra tutti quelli che soffrono per aver creduto in qualcosa di incerto che si nasconde chi riesce in qualcosa di grande.
ma sono solo parole.
e non servirebbero nemmeno forse, se mi fosse concesso di vivere una vita normale in questo momento.
ma così non è quindi… no. non riesco a mettermi l’anima in pace, proprio non ce la faccio.
per questo sbaglierò.
per questo chiedo già scusa.