sogni & sermoni

distrarmi come una persona che non sente, non parla… apparentemente pericolosa.
tutto ciò verso cui non c’è comunicazione risulta pericoloso o affascinante, raramente indifferente.
mi sogno un po’… mi sogno migliore, forse, ed alterno questi sogni a pesanti e seri sermoni, senza però reali punizioni che suonano, perciò, un po’ da sfottò nei migliori casi, nei peggiori assumono invece le sembianze di profonde offese… le più profonde: quelle pronunciate da chi ti conosce meglio.
ti rendi conto che al buio non faresti neanche due passi? si cammina solo alla luce o, al buio, se trascinati su statici binari altrui… e da mani altrui.
rotte già prefissate, mete e destini abbozzati su mappe satellitari…
e mi accorgo di quanto vivevo diversamente, in passato, queste mete e questi destini… tanto, forse troppo profondamente.
tanto da subire scossoni da montagne russe anche per inezie, ma sempre e solo dentro, nel profondo… troppo… troppo secondo un ragionamento razionale ed oggettivo (o forse solo "odierno")…
e oggi invece no… perché?
per un maturo equilibrio?… perché nulla raggiunge più quelle abissali profondità? o perché l’acqua è ormai diventata troppo densa per permetterlo?…