sono qua. comunque.

mi sento fragile.
come se avessi un sovraccarico dei sensori, un’informazione in più, un pensiero in più, potrebbe farmi ammattire.
tutti mi dicono di parlare, a destra e a sinistra, e forse hanno ragione, per un motivo o per l’altro…
forse mi farebbe bene, forse farebbe bene anche a chi ascolta.
però mi trovo a non farlo… che sia la mia smisurata voglia di evitare di rompere le palle al prossimo? che sia l’eccessiva intimità e soggettività di certi argomenti? che sia il fatto di credere che nessuno voglia ascoltarmi?… e, quando lo fa, odio già il suo solo prender fiato per dire la propria opinione, figuriamoci poi sentirmi dire cosa fare, come pensare… no, no, grazie: questo sì mi fa saltare i nervi!
ma lo comprendo in fondo e mi ci incazzo perchè non è giusto sia così.
sì, sì, sono fragile… e non lo sopporto. non sono abituato a questo.
sono sempre stato il tipo che allo scoppio del temporale, quando tutti corrono via per non inzupparsi, tira fuori un cappello, bestemmia, e resta fermo a beccarsi la sua dose d’acqua.
ma a quanto pare i tempi cambiano… purtroppo.
ed esistono persone che li fanno cambiare molto più in fretta…
ma… io comunque son sempre qua!