È un vetro o uno specchio?
La civiltà antropocentrica ci dice pomposa che è un vetro: un vetro molto spesso e necessario, un confine che ci deve separare dal resto perché “noi” siamo qualcosa di diverso. Non dobbiamo sentire alcuna responsabilità verso quello che c’è al di là di quel vetro perché il mondo è il nostro palcoscenico e tutto il resto è solo una comparsa.
L’empatia e la biologia ci dicono affannate che è uno specchio: uno specchio che dovrebbe farci ricordare che “noi” siamo in tutto ciò che ci circonda ed ogni vita è connessa alle altre. Dobbiamo sentire la responsabilità delle nostre azioni perché ogni azione che compiamo sull’”altro”, lo vediamo nello specchio, la stiamo compiendo anche su noi stessi.