Bassezza della politica o bassezza degli elettori?

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "VOTING 4200 GIVING GROWN ADULTS THE ILLUSION OF CONTROL"Gli accadimenti politici attuali non sono la prova della bassezza della politica, ma degli elettori.
Non è possibile che nella testa delle persone possa essere credibile che degli individui rappresentanti visioni politiche molto diverse e per questo sempre a scannarsi in parlamento, ora siano perfettamente d’accordo sul come procedere. Non è possibile che tutte le politiche impossibili da realizzare prima, nemmeno scendendo a compromessi, adesso si possano realizzare, non solo per un singolo partito, ma per tutti.
Non è tecnicamente possibile.
Non è politicamente credibile.
Non è umanamente concepibile.

Tutto questo marciume insensato si riassume facilmente nei 5 Stelle: l’ultimo partito nato proprio perché ormai s’era visto di tutto in politica, un movimento nato al grido di “mandiamoli a casa”, “mai alleanze”, “basta euro e europa” e che è riuscito a fare i pochi anni tutto quello contro cui si era scagliato, che gli altri avevano fatto ma in 40 anni di storia, finendo con l’allearsi con tutti, destra, sinistra e pure forze europeiste extraparlamentari.

La perla riassuntiva di questo putridume è Travaglio (5° posto nella classifica dei giornalisti italiani più influenti) che un paio di giorni fa cercava di tessere l’ultimo confine di credibilità del 5 Stelle: secondo lui, non avrebbero mai accettato di governare con ministri di Berlusconi e cito “Il tabù numero uno dei 5 Stelle è Berlusconi perché è un pregiudicato, nove volte prescritto. […] Ma te li vedi [quelli del 5 Stelle] a fare i ministri con gli uomini di Berlusconi[…]? Pensate veramente che la politica sia una pagliacciata a questi livelli?”.
Unica risposta possibile: sì, e pure peggio.

Ciliegine sulla torta: mi sono rivisto due spezzoni di video molto divertenti.
Il primo è quello in cui Grillo nel 2008 si scagliava contro Draghi, all’epoca alla BCE, che sosteneva che i governi che non avessero fatto le riforme avrebbero dovuto andare a casa. Grillo diceva “ma chi li manda a casa i governi, un banchiere? Ma di che cazzo stanno parlando questi qua?” e aggiungeva “Se noi arriveremo a governare, quest’Europa cambierà in una settimana […] è finita quest’Europa dei banchieri!”
(https://bit.ly/3tUqohP)
Sì, e infatti i banchieri non fanno più politica da dentro le banche, li mettono direttamente a capo dei governi con il loro sostegno.

Il secondo video è quello in cui Cossiga, nel 2008 durante una telefonata in diretta sulla Rai, definisce Draghi un “vile affarista” aggiungendo che non si può nominare presidente del Consiglio dei ministri chi è stato socio della Goldman Sachs (una delle più grandi banche d’affari al mondo). Cossiga continua definendo Draghi anche “liquidatore” perché c’era lui, come direttore generale del tesoro, dietro alle privatizzazioni delle industrie in Italia e questo, specifica, dopo la “crociera sul Britannia” ovvero dopo quel misterioso incontro sul panfilo della Regina Elisabetta avvenuto nel giugno del ’92 in cui si incontrarono svariati esponenti politici, finanziari e industriali.
(https://youtu.be/vgy29Qx1hkM)
Ma tanto si sa che queste sono tutte teorie del complotto. I diktat Europei sono solo misure perché i politici non facciano i furbi; i banchieri fanno solo il loro mestiere e Draghi è una persona seria, competente; le misure come il quantitive easing sono necessarie e valide, mica sono soldi che le banche regalano a loro stesse per mantenere vivo un giochino truccato che fa suicidare e morire di fame mezzo mondo; sul Britannia non successe niente di che, del resto in quel periodo non è successo niente di rilevante a parte la trattativa stato-mafia, attentati, l’uccisione di Falcone e Borsellino, l’inizio delle gradi privatizzazioni italiane, l’ascesa di Forza Italia e un nuovo modo di fare politica… Insomma tutte cose normali, basta che alla prossima votiamo meglio.

Una volta queste porcate dovevano farle di nascosto. Adesso non serve più.
In altri ambiti questa cosa si chiama domesticazione.