il cammino



le cose continuano a cambiare e io quasi non me ne rendo conto.
molte cambiano in peggio ovviamente, e l’unica cosa che posso fare è accontentarmi di essere abbastanza lucido da prendere foglio e penna e fare il conto dei danni.
io non scelgo mai, seguo solo quello che una parte di me ordina di fare.
e continuo a cadere, perchè fortunatamente non sono di pietra, sono anche troppo umano e tutto quello che non mi lascia indifferente semina qualcosa dentro di me, che si evolve, si nutre e vive con me. profondo.
non posso pormi limiti, gestirmi, considerarmi un essere vivente del quale prendermi cura e migliorare.
molte volte sono un estraneo con il quale devo convivere.
ma sono più forte delle vostre debolezze.
anche se dimentico tutto facilmente, non scordo quello che mi spinge a vivere.
anche se riconosco di essere estremamente debole, quello che voglio è più forte della mia debolezza e mi cataputla al di là dei vostri miseri e odiosi ostacoli…
l’ostacolo dovrei essere io, con quello che il destino m’appiccica addosso, ma so scrollarmi di dosso anche cose molto pesanti se voglio continuare a camminare verso qualcosa che mi interessa davvero.
e il cammino non è faticoso, è qualcosa che è gia scritto davanti a me, con chi avrà voglia di seguirmi.