indovinello

questo ritornello, questo indovinello, non è qualcosa che vedo: è qualcosa che sento, che mangio, che respiro.
ce l’ho dentro, non fuori. non lo vivo, lo sono.
riesce a non farmi vedere la carcassa sbranata del sogno, i resti in brandelli, abbandonati.
il tranello mi allontana da me, così sofferente, io mi allontano da lui, così rovinato, in un tiro alla fune che spezzerebbe le mani a chiunque. le mie sono già senza pelle, a forza di tirare, di crederci, di far finta di crederci, di capire… mentre altro mi divora da fuori.
gioco a risolvere indovinelli mentre sto morendo, pezzo dopo pezzo, in frantumi… una carogna in bocca a una iena che mi sono inventato. io non avevo scelto di morire, però…
…tu neanche esisti. è solo colpa mia.