respiro del tardo pomeriggio



a volte mi sembra di vivere in un film…
mi sveglio come arrivato da un altro pianeta… prendo conoscienza molto lentamente e non so mai se davvero del tutto… mi guardo attorno, indago su cosa stavo facendo, chi ero, che volevo, perchè nel mio cervello non c’è alcuna informazione a riguardo…
provo ad alzarmi, barcollo… sento una temperatura mite sulla pelle, non il caldo afoso che invece sembrava esserci prima, faccio due passi e due cose piobano pesanti nella mia testa: cibo, sigaretta!
soddisfo la prima, voracemente, senza alcun limite… tanto da farmi schifo.
passo alla seconda… esco. fa molto più caldo… odio questo clima… prendo una sedia, ci crollo sopra, accendo, aspiro… mentre la nuvola passa davanti al mio occhio, si disfa nell’aria, e guardo, come se avessi aperto l’occhio solo in quel preciso momento… vedo colori… luce… aspiro… vorrei pensare a qualcosa ma non ci riesco, sento solo il cadere lento continuo della mia mente in un pozzo senza gravità… cade perchè è stata spinta. aspiro…
mi alzo, spengo la sigaretta, mi volto e un tardo raggio di sole mi colpisce in piena faccia… non mi sposto, non lo evito, resto abbagliato e affascinato, come una volpe davanti ai fari di un’auto che le sta per passare sopra a 140 km/h… è tutto così bello, come a rallentatore, basta esserci, non serve affannarsi, non serve vincere, correre, basta esistere, convivere… respiro.