Si scrive scienza, si pronuncia propaganda



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Nel mio ultimo podcast in cui parlo del “mito della comunità scientifica” e cerco di mettere in luce, tra le altre cose, come sia percepita e usata la “scienza” a livello sociale, mi è capitato, in un commento, per rispondere a un’altra persona, di ricordare chi perculava altezzoso chiunque ipotizzasse che il v1rus del c0v1d potesse essere nato in un laboratorio. Un atteggiamento che abbiamo visto spesso in questi ultimi due anni per il clima da stadio e da Gestapo che si è venuto a creare. Qualsiasi opinione si discostasse leggerissimamente dal mainstream o potesse anche vagamente presumere un minimo sentore di complotto era letteralmente sbranata da una pletora di lobotomizzati pronti non a valutare e argomentare, ma agire da sbirri burocrati censori. Tutto questo nonostante poi l’ipotesi della “fuga” da un laboratorio è stata vagliata seriamente su molti fronti e addirittura anche dall’OMS che ha inviato personale per investigare (http://bit.ly/3SvyYAu). Ovviamente nessuno dei vari blastatori ha fatto marcia indietro scusandosi, per carità. Tanto si doveva solo appiccicare l’etichetta di complotto, per poi perculare il complottista di turno senza argomenti e difendere la piccola idea marcia di “scienza” che hanno installato nei piccoli cervellini che non vedono l’ora di schierarsi con lo status quo per sentirsi dei bravi cittadini svegli e non complottari.
Ecco, nonostante il tempo che è passato c’è ancora chi (per evitare equivoci, non la persona a cui stavo rispondendo nel commento cui sopra) cerca di contestare persino questo, cioè che la teoria del laboratorio fosse una delle teorie valide, che è stata seriamente vagliata, mentre altri sono stati ricoperti di merda per averla anche solo pensata. All’epoca in cui queste teorie vennero fuori si poteva almeno considerare l’attenuante che l’atteggiamento persecutorio di alcuni contro chi ne parlava fosse conseguenza di una irrazionalità emotiva dovuta all’”emergenza”, alla paura, ecc. E invece nemmeno adesso si è acquisita la lucidità e nemmeno l’onestà intellettuale per ammettere persino una cosa così piccola, figuriamoci il resto. Non solo, c’è chi viene anche a cercare di contestare quella presunta pagliuzza in un commento su un video di uno stronzo qualunque come me, invece di sentire il bruciore della trave che gli hanno impiantato nel culo multinazionali e politici per due anni e più, anzi, pur di non sentire il dolore, cerca di far finta che non ci sia o addirittura difenderla e, per farlo, si devono dimenticare o ignorare persino degli ovvi fatti documentati. Pensa tu il livello…
Nonostante questo, riescono anche a sentirsi paladini della scienza dimostrando che cosa sia davvero quella “scienza” nella loro testa e, involontariamente, dando ragione a quello che tristemente sostengo nel video.
Si scrive scienza, ma si pronuncia propaganda.