Un utente su youtube cercava di sostenere quanto fosse assurdo e illogico oltre che ipocrita essere vegani quando lui, da chef esperto, sapeva per certo che in alcune farine sono presenti percentuali (infinitesimali) di animali, finiti lì nei vari processi di produzione e quindi anche i vegani “mangiano animali”, “ora lo sai, che scusa ti inventi ora??”.
Scacco matto!
In pratica questo tipo si è disturbato a lasciare un commento pubblico, pensando pure di avere qualcosa di scomodo da dire sostenendo che, visto che nelle farine capitano dei pezzetti di altri animali, possiamo tranquillamente considerare normale, etico e giusto ammazzarne apposta miliardi.
Che alla fine è un po’ come dire che, visto che camminando può capitare di schiacciare una formica, allora puoi andare in giro a schiacciare i gatti apposta.
Sembra una barzelletta ma tutto nasce da una famigerata interpretazione del termine “coerenza”. In pratica il presunto difetto del vegano sollevato qui è che comunque mangia animali, quelli capitati in percentuali infinitesimali nelle farine ad esempio, e quindi non può dirsi vegano, crolla tutto. Come se essere vegani non fosse una delle scelte da compiere per causare meno danno e dolore possibile ad animali e pianeta, smettendo di sostenere i meccanismi che sistematicamente opprimono, abusano e uccidono animali ma fosse solo una gara a non inserire animali nella propria bocca e, se capita, basta! Hai perso. Quindi se mi capita una formica in bocca allora posso sterminare miliardi di animali apposta perché tanto ormai non sono più coerente con questa filosofia che pesa così tanto a chi non la segue che si cerca qualsiasi escamotage lessicale o logico per non confrontarcisi e sentirsi nel giusto.
Questa ovviamente non è pretesa di coerenza, è un ragionamento molto stupido, illogico e palesemente ipocrita messo in piedi per giustificare un’abitudine evitabilissima, rinunciabile per cui sistematicamente (non per cause collaterali e per percentuali, ma sistematicamente) fa nascere a forza miliardi di animali, li tiene chiusi per anni e poi li fa a pezzi. Solo per un’abitudine.
Tanto è inaccettabile confrontarsi onestamente con questa abitudine tanto sono assurdi i ragionamenti che nascono per difenderla.