Etichette dei movimenti per i diritti sociali



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In questa immagine, l’ambasciatrice USA si astiene nella votazione per il cessate il fuoco su Gaza.
 
In altre parole, una donna nera sta rappresentando una nazione capitalista, imperialista e guerrafondaia contrapponendosi alla volontà di smettere di far saltare in aria il culo dei pochi palestinesi rimasti e appecoronandosi al sionismo di destra israeliano.
 
Questa singola immagine dovrebbe dimostrare come le etichette e gli slogan dei movimenti per i diritti sociali di oggi siano vuoti. Far parte di un’etnia, di un genere, non dà una patente che rende l’individuo automaticamente cosciente delle discriminazioni e tantomeno lo rende automaticamente attivo nel combatterle. E viceversa. Questa retorica può funzionare solo nell’era dei social, della soglia di attenzione a pochi secondi, dello sfottò e dello scontro, dove si cerca solo di trovare un nemico e mai di comprendere da dove nascano davvero i problemi.
 
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